Jaipur è al centro della mia storia. In un sereno giorno d’estate del 1985, ero a Francoforte per visitare la fiera del tessile: rimasi abbagliato e impressionato dall’affascinante mondo dei tessuti indiani del Rajasthan. “Incredibile!” . Pochi minuti dopo mi trovai ad accettare un invito a visitare una fabbrica tessile a Nuova Delhi. Essendo giovane e pieno di passione per il mondo tessile ho immediatamente prenotato un volo per l’India. Ancora oggi ricordo l’ora e la data esatta in cui il vecchio aereo della Air India su cui ero atterrò a Jaipur. Erano le sei del mattino del 7 settembre 1985. L’aereo era originariamente diretto a Delhi, ma una fitta nebbia ha reindirizzato il volo per atterrare a Jaipur.
All’arrivo all’aeroporto fui accolto dal caldo torrido e dall’alta umidità della tarda stagione dei monsoni. Tutto è svanito rapidamente mentre guardavo con stupore dai finestrini del mio sgangherato taxi giallo-nero i meravigliosi angoli di un mondo che non vedevo l’ora di scoprire in tutta la sua intensità. Non lo sapevo fino ad allora, ma l’India avrebbe segnato indelebilmente la mia vita con un tratto profondo e straordinario nei molti anni successivi.
Il Caso !!
Profumi, colori, rumore, forti sensazioni che come un ciclone mi hanno colpito allora e continuano oggi a emozionarmi. Da questa profonda emozione, con alle spalle la produzione e la vendita di milioni di sciarpe e kafthani con il marchio Sete di Jaipur, in mille colori, disegni e ricami a mano, nasce la collezione JAITUSH.
Il mio desiderio è sempre stato, fin dall’inizio della mia esperienza in questo mondo lontano, quello di sostenere e interpretare la grande tradizione tessile indiana, filtrata dal buon gusto che caratterizza lo stile italiano, lavorando con i meravigliosi artigiani di Jaipur, Calcutta e Delhi, custodi di una cultura centenaria, ormai riservata negli ultimi decenni a pochi privilegiati .